giovedì 4 ottobre 2007

martedì 2 ottobre 2007

Giorno e notte - Eugenio Montale


Anche una piuma che vola può disegnare


la tua figura, o il raggio che gioca a rimpiattino


tra i mobili, il rimando dello specchio


di un bambino, dai tetti. Sul giro delle mura


strascichi di vapore prolungano le guglie


dei pioppi e giù sul trespolo s'arruffa il pappagallo


dell'arrotino. Poi la notte afosa


sulla piazzola, e i passi, e sempre questa dura


fatica di affondare per risorgere eguali


da secoli, o da istanti, d'incubi che non possono


ritrovare la luce dei tuoi occhi nell'antro


incandescente - e ancora le stesse grida e i lunghi


pianti sulla veranda


se rimbomba improvviso il colpo che t'arrossa


la gola e schianta l'ali, o perigliosa


annunziatrice dell'alba,


e si destano i chiostri e gli ospedali


a un lacerìo di trombe...

giovedì 20 settembre 2007

GW175H116[1]

Canzone di notte - F. Guccini

Ore confuse nella notte, la malinconia non è uno stato d' animo,
le vite altrui si sono rotte e sembra non esista più il tuo prossimo.
Ti vesti un poco di silenzio, hai la dolce illusione di esser solo,
son macchine che passano od è il vento, o sono i tuoi pensieri alzati in volo.

I tuoi pensieri un po' ubriachi, danzando per le strade si allontanano,
ti son sfuggiti dalla mano e il giorno sembra ormai così lontano
e il giorno sembra ormai così lontano...

Mattino o notte, hai perso il tempo, la malinconia ti sembra di toccarla,
ma forse è l'ora dell' avvento e chiami l' ironia per aiutarla.
E forse c'è qualcuno che ora muore, e forse c'è qualcuno che ora nasce,
qualcuno compie un crimine d' onore, passeggiano sui viali le bagasce.

Bagasce sono i tuoi ricordi che fra canzoni e vino ti disturbano,
che ti molestano pian piano e il giorno sembra ormai così lontano,
e il giorno sembra ormai così lontano....

Mattino o notte, cosa importa? I giorni sono nuvole distratte.
Suonerò l'ora alla tua porta e l' orologio è il sangue tuo che batte.
Quando verrà il tempo di partire l' ora avrà il medesimo colore:
sembra sempre un poco di morire nel momento eroico dell'amore...

Se ridi o piangi è sempre uguale, le cose nel ricordo poi si sfumano,
il sacro si unirà al profano e il giorno sembra ormai così lontano
e il giorno sembra ormai così lontano....

Mattino o notte, dentro e fuori, sei certo o cerchi la consolazione?
Son bianco e nero sol colori, o facce ambigue della tua prigione?
Cerchi sempre ciò che ti è lontano, dopo dici: "Tutto è relativo,"
ma l' ironia e il dolor dicono invano che sei certo solo di esser vivo.

Ma c'è ancor tempo per pensare, per maledire e per versare il vino,
per pianger, ridere e giocare e il giorno sembra ormai così vicino,
e il giorno sembra ormai così vicino,
e il giorno sembra ormai così vicino,
e il giorno sembra ormai così vicino...

Mi sono innamorata - A. Merini

Mi sono innamorata
delle mie stesse ali d'angelo,

delle mie nari che succhiano la notte,
mi sono innamorata di me
e dei miei tormenti.
Un erpice che scava dentro le cose,
o forse fatta donzella
ho perso le mie sembianze.
Come sei nudo, amore,
nudo e senza difesa:
io sono la vera cetra
che ti colpisce nel petto
e ti dà larga resa.